sabato, agosto 13, 2005

Appunti: spegnere il cellulare!

Ahhh... quella mia brutta mania di tenere perennemente acceso il cellulare. Stamattina mi si è proprio ritorta contro.
Sono solita tenerlo acceso, con una suoneria bassa anche di notte... perchè vivendo da sola e non avendo la linea telefonica fissa, non si sa mai. Mi auguro di no, ma potrebbe succedere qualcosa nel cuore della notte... ed io a quel punto non sarei più rintracciabile.
Beh, cos'è successo? Nulla di così grave alla fine... stamane alle 8,45 ha cominciato a suonare insistentemente. Era mio padre, dalla francia che mi chiamava per farsi dare il numero da chiamare per bloccare la carta di credito ed il bancomat. Poverino... è in vacanza, ieri sono stati in barca e si è reso conto di non trovare più il portafoglio. Poteva aspettare almeno le 9,30 prima di chiamarmi... tanto non credo sarebbe cambiato nulla per 45 minuti, tranne il mio sonno. Sono due settimane che mi sveglio presto tutti i giorni, week end inclusi, e dormo massimo 6 ore a notte. Oggi avevo progettato di farmi una bella ronfata, non fino a tardi, perchè al massimo alle 10,30 mi sveglio, ma insimma... volevo godermela più che potevo. Tornata a letto, alle 8,58 , mi sono resa conto che non sarei più riuscita a dormire... mannaggia! Così mi sono alzata.
Poco dopo ho sentito in salotto l'altro cellulare, quello del lavoro, suonare. Ma quando mai non l'ho spento! Era il Viganò. Il Boss. Il nonno. Aveva bisogno del numero di cellulare di un nostro collaboratore. Peccato che io, ovviamente, non vado in giro con la rubrica dell'ufficio appresso... anche perchè ha dentro centinaia di numeri ed è enorme. Ma lui è fatto così... ti chiama e tu devi obbedire. E' anche il contro del lavorare in famiglia... come potevo fregarmene della cosa? Così, stizzita, anzi... direi proprio incazzata, gli ho risposto di santa ragione ma ho preso, mi sono vestita e sono andata in ufficio per recuperare questo benedetto numero. La mia reazione con lui è stata probabilmente esagerata, ma alla fine era il momento sbagliato. Almeno, così, non sono più dovuta andare a lavorare nel pomeriggio... come invece sarebbe dovuto essere. Già, perchè tornava oggi pomeriggio dal cantiere di Torino, ed aveva bisogno... ma alle 16,30 mi ha chiamato dicendomi che doveva fare solo una bolla e che ci avrebbe pensato lui. Così mi sono messa giù e, vaffanculo, ho dormito tutto il pomeriggo!
Ora però mi sento proprio rinco.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Pure il weekend ti hanno rovinato! XD
Comunque scrivi davvero bene, congra! :D

Katiusha ha detto...

Già...pure QWESTO week end. Anche domenica scorsa ho dovuto lavorare...

assie ^_^
scrivo come mi hanno insegnato alle elementari... eheheh... semplicemente =P