sabato, agosto 20, 2005

Abbandoni esotici.

Anche oggi mi sono dovuta alzare per fare delle commissioni per lavoro.
Essì che dovrei lavorare solo dal lunedì al venerdì.
Pazienza.

Tornando a casa mi sono fermata in un bar nuovo, qui di Mariano. Bello, merita davvero.
C'era La Provincia su di un tavolo e sfogliandola ho trovato un articolo nella sezione di Erba di un'iguana ritrovata ed un'altra che è stata avvistata. Che bastardi... come puoi decidere prima di acquistare un animale simile e poi abbandonarlo? A maggior ragione un animale esotico ha bisogno di determinate cure, un clima particolare ed un'alimentazione curata... solo perchè devi andare al mare o ti sei reso conto che non riesci più a starle dietro non puoi abbandonarla, perchè significa lasciarla morire.
Il 12 settembre 2002 mi sono presa un impegno acquistando Pedrito. A volte è un po' un rompiballe e mantenerlo costa parecchio: tra lampade UV, corrente e cibo... probabilmente spendo più per lui che per me, ma ne ero consapevole. Mi sono informata bene prima di portarlo a casa, e mi sono informata ancora di più dopo. Ho letto libri, parlato con esperti... un'iguana non è un animale che puoi decidere di acquistare su due piedi.



Vorrei che la gente fosse un po' più responsabile.

venerdì, agosto 19, 2005

Torino 2005

Era un po' che non uscivo dalla Lombardia. Ultimamente (negli ultimi anni in realtà) il mio ritmo di viaggi è decisamente crollato. Ho fatto anni viaggiando a destra ed a manca, tanto che mi sono ritrovata ad avere più amici in giro per l'Italia che nel mio paese... dove effettivamente non conosco molte persone. Poi, mea culpa, smettendo di muovermi, molte di queste amicizie sono andate purtroppo perse.
Ma torniamo al punto... ieri sono stata a Torino per lavoro. Ho dovuto portare alcuni materiali in cantiere, presso la ThyssenKrupp AST, un'acciaieria per la quale siamo soliti lavorare. Sono stata contenta... sentire un'auto con delle buone capacità, pigiare l'accelleratore, sentire le leggere vibrazioni del volante ripercuotersi sulla mandibola, mascella e sulla lingua... mi piace guidare in autostrada. Anche se momentaneamente non so quanto possa essere definita tale l'A4. Cantieri su cantieri. Grandi imprese. Ben vengano... era da sistemare. Un'arteria stradale simile, con un intensissimo traffico di camion e poche sicurezze... la terza corsia ricavata eliminando la corsia di sicurezza, e di conseguenza le dimensioni leggermente ridotte la rendevano abbastanza insicura. Era inutile modificare nuovamente la carreggiata, è stata fatta la scelta migliore di rifarla...spero solo che i cantieri non perdurino a vita. Già immagino i disagi per la gente durante il periodo lavorativo, nelle ore di punta... e non voglio pensare a cosa succederà durante le olimpiadi invernali del prossimo febbraio.
In ogni caso, il viaggio in autostrada è filato liscio... fino a che non ho incontrato l'uscita obbligatoria a causa lavori... da lì è cominciato il delirio perchè non ero preparata a quest'imprevisto, quindi non avevo più indicazioni per raggiungere la destinazione così ci ho impiegato 30 minuti per trovare una via (Corso Regina Margherita... io non sono di Torino, ma suppongo sia conosciuto visto le dimensioni). Ho allora cominciato a girare a vuoto... chiedendo informazioni. Dopo due "Non sono del posto" ed un "boh, e che ne so" ho rinunciato all'idea di chiedere ai passanti per cercarlo da sola. Finalmente dopo un'illuminazione sono riuscita a raggiungere lo stabilimento ThyssenKrupp AST alle 15 circa.
Dopo aver scaricato il materiale ed aver passato i minuziosi controlli dell'acciaieria (ma di che hanno paura, che mi portassi via un rullo piuttosto che l'intera vasca di decapaggio????) mi sono diretta verso il centro per andare a prendere un caffè con Manu che non vedevo da tantissimo tempo. Ho passato poco più di un'oretta in piacevole compagnia, aggiornandoci sulle ultime, poi mi sono rimessa in auto, alle 17,30 per tornare a casa.
Anche il ritorno è stato tranquillo. Mi sono permessa anche di tirare un po' più l'auto... complice il fatto che non è intestata a me.

Torino è sempre la stessa città.
La conosco solo sotto l'aspetto della guidabilità e direi che è pessima... poche indicazioni e molte infrazioni (con il semaforo rosso ci si ferma... e non si deve suonare a quello davanti perchè non si muove!).

Rimango della mia idea che ormai è radicata in me da anni, ed anche questa volta non è cambiata.

martedì, agosto 16, 2005

Amo da star male.

Forse amo troppo.
Forse è giusto che sia così.
Forse sbaglio.

Amo, senza nulla chiedere in cambio. Senza misurare ciò che do. Senza preoccuparmi di cosa comporti. Senza fare calcoli in tasca a nessuno. Senza (quasi) mai lamentarmi. L'unica cosa per cui lo faccio, sarà egoismo, è perchè spero sia un investimento. Questo mi da tutte le energie e le forze per fare quello che faccio. Voglio solo sapere di essere ricambiata, di essere una persona importante per lui. Avere la certezza che lui ci sarà per me, sempre.
Ciò che non capisco è perchè io ci stia male. Ogni momento che non passo con lui è per me infinito... nelle giornate come quella di oggi, in cui non lo vedrò prima di stasera, devo trovare qualcosa da fare. Tenermi occupata. Altrimenti vado in paranoia.

Sono strana?

"quando amo a più non posso
allora sì che mi piaccio
quando amo davvero
quando amo davvero
così come è capace
uno di questa terra
uno vivo, vivo,
uno vivo qui adesso
nel lato storto del mondo"
[La Crus - La Nevrosi]

sabato, agosto 13, 2005

Appunti: spegnere il cellulare!

Ahhh... quella mia brutta mania di tenere perennemente acceso il cellulare. Stamattina mi si è proprio ritorta contro.
Sono solita tenerlo acceso, con una suoneria bassa anche di notte... perchè vivendo da sola e non avendo la linea telefonica fissa, non si sa mai. Mi auguro di no, ma potrebbe succedere qualcosa nel cuore della notte... ed io a quel punto non sarei più rintracciabile.
Beh, cos'è successo? Nulla di così grave alla fine... stamane alle 8,45 ha cominciato a suonare insistentemente. Era mio padre, dalla francia che mi chiamava per farsi dare il numero da chiamare per bloccare la carta di credito ed il bancomat. Poverino... è in vacanza, ieri sono stati in barca e si è reso conto di non trovare più il portafoglio. Poteva aspettare almeno le 9,30 prima di chiamarmi... tanto non credo sarebbe cambiato nulla per 45 minuti, tranne il mio sonno. Sono due settimane che mi sveglio presto tutti i giorni, week end inclusi, e dormo massimo 6 ore a notte. Oggi avevo progettato di farmi una bella ronfata, non fino a tardi, perchè al massimo alle 10,30 mi sveglio, ma insimma... volevo godermela più che potevo. Tornata a letto, alle 8,58 , mi sono resa conto che non sarei più riuscita a dormire... mannaggia! Così mi sono alzata.
Poco dopo ho sentito in salotto l'altro cellulare, quello del lavoro, suonare. Ma quando mai non l'ho spento! Era il Viganò. Il Boss. Il nonno. Aveva bisogno del numero di cellulare di un nostro collaboratore. Peccato che io, ovviamente, non vado in giro con la rubrica dell'ufficio appresso... anche perchè ha dentro centinaia di numeri ed è enorme. Ma lui è fatto così... ti chiama e tu devi obbedire. E' anche il contro del lavorare in famiglia... come potevo fregarmene della cosa? Così, stizzita, anzi... direi proprio incazzata, gli ho risposto di santa ragione ma ho preso, mi sono vestita e sono andata in ufficio per recuperare questo benedetto numero. La mia reazione con lui è stata probabilmente esagerata, ma alla fine era il momento sbagliato. Almeno, così, non sono più dovuta andare a lavorare nel pomeriggio... come invece sarebbe dovuto essere. Già, perchè tornava oggi pomeriggio dal cantiere di Torino, ed aveva bisogno... ma alle 16,30 mi ha chiamato dicendomi che doveva fare solo una bolla e che ci avrebbe pensato lui. Così mi sono messa giù e, vaffanculo, ho dormito tutto il pomeriggo!
Ora però mi sento proprio rinco.

venerdì, agosto 12, 2005

Ordine ordine ordine....




Giorni di grandi pulizie.
Casa, ufficio, mente e blog.
Ho cominciato ieri, al lavoro ho messo a posto la mia scrivania, quella del boss e le varie vaschette in giro... mi sono ripromessa anche di dare un ordine ai cataloghi ed all'archivio ma lo farò forse oggi pomeriggio o settimana prossima. Tornata a casa mi sono dedicata alla totale sistemazione della casa, da cima a fondo. Ho passato quasi 3 ore con stracci e detersivi in mano... alla fine sono stata soddisfatta del risultato, e mi sono premiata con una bella doccia rigenerante. In questo modo ho fatto un po' d'ordine anche nella mia mente.
Devo piantarla di essere ossessionata. Mi sono tenuta occupata, così non penso.
Stamattina, infine, mi sono decisa a personalizzare il mio blog. Ho aggiunto il counter, la sezione dei link, ho personalizzato le scritte. Era tanto che volevo farlo, ma rimandavo sempre... per pigrizia.
Oggi sono soddisfatta.
Sì, sì... mi piace avere le cose a posto.

PS: se volete che aggiunga il link al vostro blog, contattatemi... mi farebbe piacere!

martedì, agosto 02, 2005

Tempismo perfetto...

Al lavoro, annoiata , ho deciso di navigare un po' a destra ed a manca. Ho pensato bene di cercare con google vecchie conoscenze, così ho digitato "bluvertigo irc". Erano anni che non avevo collegamenti al mondo bluvertighiano e del canale #bluvertigo, dove ho passato nottate in bianco e giornate a chiacchierare tra il 1999 ed il 2001. Un bel periodo, divertimento, zero responsabilità, tante cazzate...ma sto divagando.
Quello a cui volevo arrivare è che ho trovato un blog di cui ho letto le prime righe che mi hanno lasciata di ghiaccio:
"giovedì, 14 luglio 2005 (Spiace dover scrivere una notizia tanto spiacevole e triste, ma, forse, è più giusto che sia io a dire quello che sto per dire)

Azim si è tolto la vita.

i link di riferimento per sapere qualche notizia di più sono i seguenti:
http://www.merateonline.it
http://blog.weow.org/
http://primadipartire.weblogs.us/

Ciao Ciro ..."
Non lo conoscevo bene, anzi... per nulla. Ricordo che l'avevo incontrato più volte a Firenze anni fa e che tramite un giro di più persone avevo saputo alcune sue vicissitudini di quel periodo, ma nulla di più, oltre a qualche riga scambiata in chat.
Ci sono rimasta male, un saluto... ammesso che si ricordasse di me.